Siamo onesti: quante volte ti sei trovato a sudare sette camicie cercando di mettere la tua moto sul cavalletto centrale? Magari hai provato e riprovato, hai tirato, spinto, e alla fine ti sei ritrovato solo con tanta fatica e una moto ancora appoggiata sul cavalletto laterale, o peggio, con il timore di farla cadere. Non preoccuparti, non sei solo!
È una scena comune a molti motociclisti, sia esperti che alle prime armi. La verità è che sollevare la moto sul cavalletto centrale non è una questione di forza bruta, ma di tecnica. E una volta che impari il trucco, ti sembrerà di sollevare una piuma, anche se la tua moto pesa come un macigno!
In questo articolo, ti guiderò passo dopo passo attraverso la tecnica infallibile per sollevare la tua moto sul cavalletto centrale in modo facile e sicuro.
Dimentica gli sforzi inutili e le paure di cadute rovinose. Ti svelerò i segreti per padroneggiare questa operazione fondamentale, che ti aprirà un mondo di comodità e praticità per la manutenzione e il rimessaggio della tua compagna a due ruote.
Perché il Cavalletto Centrale è il Tuo Migliore Amico (e Perché Dovresti Imparare a Usarlo!)
Prima di addentrarci nella pratica, facciamo un piccolo excursus sul “perché”. Perché dovresti scomodarti a usare il cavalletto centrale quando c’è quello laterale, così comodo e immediato? La risposta è semplice: stabilità e praticità.
Immagina la tua moto sul cavalletto laterale. Poggia su un solo punto, inclinata, quasi in precario equilibrio. Ora visualizzala sul cavalletto centrale: dritta, stabile, appoggiata su due punti robusti. La differenza è abissale, vero? Questa maggiore stabilità non è solo una questione di tranquillità mentale; è una vera e propria necessità in molte situazioni. Infatti, la moto poggiando su due punti specifici ha maggiore stabilità e ingombra anche meno spazio essendo dritta invece di essere adagiata sulla sinistra. Il cavalletto centrale viene azionato con il piede sinistro e si utilizza in piani stabili, non su strade inclinate, poiché la moto faticherebbe e tenderebbe a cadere più facilmente.
Pensa al rimessaggio invernale. Lasciare la moto sul cavalletto laterale per mesi significa far gravare tutto il peso sulle gomme e sulle sospensioni di un solo lato. Questo può portare a deformazioni degli pneumatici e un’usura non uniforme delle sospensioni.
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Con il cavalletto centrale, invece, distribuisci il peso in modo equilibrato, preservando la salute dei componenti e garantendo una maggiore durata nel tempo. È un po’ come mettere a riposo un atleta dopo una lunga corsa: gli dai il giusto supporto per recuperare al meglio. Il cavalletto centrale è solitamente utilizzato per il rimessaggio invernale della moto, quando si vuole alleggerire il carico della moto sulle gomme e sulle sospensioni.
E che dire della manutenzione? Qui il cavalletto centrale diventa un vero e proprio “attrezzo” indispensabile. Controllare il livello dei liquidi, cambiare l’olio motore, ingrassare la catena… tutte queste operazioni diventano incredibilmente più facili e precise con la moto dritta e stabile. Immagina di dover pulire e lubrificare la catena: senza il cavalletto centrale, saresti costretto a spostare continuamente la moto, un’operazione scomoda e poco efficiente.
Con la moto sul centrale, la ruota posteriore è libera di girare, permettendoti di lavorare con agio e precisione, come se avessi la moto su un banco da lavoro professionale. Il cavalletto centrale è utilissimo per la normale manutenzione della moto, come pulire la catena, controllare i liquidi, svuotare l’olio motore e altri controlli che possono essere fatti a moto dritta.
Ma non è finita qui! Il cavalletto centrale è un alleato prezioso anche quando devi caricare i bagagli per un viaggio. Quante volte ti sei trovato a lottare con borse laterali e zaini, cercando di bilanciare il carico su una moto inclinata? Con la moto dritta sul cavalletto centrale, puoi distribuire il peso in modo uniforme e sicuro, evitando spiacevoli sbilanciamenti e garantendo una maggiore sicurezza durante la guida, specialmente se viaggi con un passeggero o carichi pesanti. È come avere un terzo braccio che ti aiuta a mantenere l’equilibrio mentre sistemi tutto al suo posto. L’utilizzo del cavalletto centrale è importante anche per il carico di bagagli, perché avendo la moto dritta si ha la possibilità di caricarla in maniera equilibrata, non avendo la moto che pende da un unico lato. Questo permette di stabilire meglio l’equilibrio della moto sia utilizzando le borse laterali sia altre configurazioni.
Insomma, il cavalletto centrale non è un semplice accessorio, ma uno strumento multifunzionale che ti semplifica la vita da motociclista, rendendo la manutenzione più efficiente, il rimessaggio più sicuro e i tuoi viaggi più confortevoli.
Non tutte le moto escono di fabbrica con il cavalletto centrale, alcune lo hanno di serie, altre possono aggiungerlo in un secondo momento, mentre le supersportive, ad esempio, non hanno questa possibilità e richiedono un cavalletto esterno non trasportabile.
L’Errore Che Tutti Fanno (e Come Evitarlo): La Spinta Segreta per Sollevare la Moto
Ora arriviamo al punto cruciale: come si solleva la moto sul cavalletto centrale? Molti motociclisti, anche quelli con anni di esperienza, commettono un errore fondamentale che rende l’operazione faticosa e, a volte, persino pericolosa. Tendono a spingere la moto verso l’alto, con uno sforzo immane che spesso non porta al risultato sperato. Ma la chiave non è la spinta verso l’alto, bensì una spinta in diagonale, quasi all’indietro. Sembra un controsenso, vero? Eppure, è proprio qui che si cela il segreto dell’effetto leva, il vero protagonista di questa operazione.
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Immagina di essere su una bilancia a due bracci. Se spingi verso l’alto su un lato, l’altro lato non si muove molto. Ma se spingi in diagonale, sfruttando un fulcro, riesci a sollevare un peso molto maggiore con uno sforzo minore. Allo stesso modo, il cavalletto centrale è progettato per sfruttare l’effetto leva. La tua azione non deve essere una “sollevazione”, ma una “rotazione” della moto attorno ai perni del cavalletto.
La moto che usiamo come esempio nel video pesa all’incirca tra i 220 e i 230 kg a pieno carico. Eppure, anche una persona di corporatura media come il presentatore (1,80 m per 74 kg) riesce a sollevarla con facilità. Questo dimostra che la forza fisica è secondaria rispetto alla corretta applicazione della tecnica. Non si tratta di essere un campione di sollevamento pesi, ma di essere intelligenti e sfruttare la fisica a tuo vantaggio.
Preparazione: La Sicurezza Prima di Tutto!
Prima di iniziare qualsiasi manovra, la sicurezza è fondamentale. Assicurati di trovarti su una superficie stabile e piana. Evita strade inclinate o terreni irregolari, dove la moto potrebbe perdere facilmente l’equilibrio. Un terreno scivoloso o sconnesso può trasformare una semplice operazione in un pericoloso incidente.
Il primo passo, e il più importante, è posizionarsi sulla parte sinistra della moto, quindi dove si trova il cavalletto laterale. E sì, devi tenere il cavalletto laterale aperto! Potrebbe sembrare strano, dato che l’obiettivo è usare il centrale, ma c’è una ragione ben precisa. Il cavalletto laterale funge da “rete di sicurezza”. Se per qualsiasi motivo la moto dovesse sfuggirti di mano durante la manovra, avrai la possibilità di usufruire di un appoggio ulteriore per maggiore sicurezza e per non farla cadere. È un piccolo accorgimento che può fare una grande differenza tra un piccolo spavento e un costoso danno alla tua moto.
La Tecnica Svelata: Sollevare la Moto Senza Sforzo
Una volta posizionato correttamente, con il cavalletto laterale aperto, iniziamo la vera e propria manovra. Il segreto, come detto, è la “spinta in diagonale indietro”.
- Trova l’Equilibrio (Il Punto Zero): Inizia raddrizzando la moto finché non raggiunge un punto di equilibrio, quasi come se la stessi tenendo in mano da sola. In questa fase, la moto poggia già parzialmente sui perni del cavalletto centrale. Puoi sentire entrambi i perni toccare terra. Questo è il “punto zero”, dove la moto è in bilico e pronta per la spinta decisiva. Puoi aiutarti anche con il ginocchio per mantenere questo equilibrio iniziale.
- Afferra Salda: Con la mano sinistra, afferra saldamente la manopola sinistra del manubrio, quella della frizione. Con la mano destra, afferra invece la maniglia portapacchi. Se la tua moto non ha una maniglia portapacchi, puoi tranquillamente recuperare parte del codone o la parte sotto se riesci ad afferrarla in maniera agevole. L’importante è avere una presa ferma e sicura che ti permetta di applicare la forza necessaria.
- La Spinta Decisiva (Il Segreto!): Questo è il momento chiave. Con il piede destro, premi con decisione sul perno del cavalletto centrale che si trova proprio sulla parte sinistra. Contemporaneamente, invece di tirare la moto verso l’alto, applica una spinta con la mano destra in diagonale e leggermente all’indietro. Non pensare di “sollevare” la moto, ma di “farla rotolare” sui perni del cavalletto.
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Molte persone spingono verso l’alto, ma la spinta corretta è in diagonale, quasi tirando indietro. Questo movimento in diagonale sfrutta l’effetto leva del cavalletto, trasformando un grande sforzo in un’operazione relativamente semplice. Vedrai che la moto si solleverà con sorprendente facilità, quasi da sola, come se fosse molto più leggera di quanto sia in realtà. È un movimento fluido, non uno strappo. Immagina di voler far “sedere” la moto sul cavalletto, piuttosto che sollevarla di peso.
La Discesa: L’Operazione Più Delicata (e Come Farla in Sicurezza)
Sollevare la moto è solo metà dell’opera. La discesa è spesso considerata la fase più delicata e, se fatta male, può portare a spiacevoli cadute. Anche in questo caso, la parola d’ordine è sicurezza e tecnica. Non devi mai posizionarti sul lato destro della moto durante la discesa. Rimani sempre sul lato sinistro, per lo stesso motivo di sicurezza che abbiamo visto per la salita: in caso di perdita di equilibrio, avrai il cavalletto laterale a fungere da appoggio extra.
Ecco come far scendere la moto in modo sicuro e controllato:
- Prepara il Piede e la Presa: Con il piede sinistro, posizionati davanti al perno del cavalletto centrale, bloccandolo. Questo è fondamentale, soprattutto se il terreno ha poco grip, per evitare che la moto tenda a scivolare in avanti una volta scesa dal cavalletto. Assicurati che il cavalletto laterale sia aperto, pronto ad accogliere la moto, sempre per una questione di maggiore sicurezza e per essere pronti ad appoggiarla sul lato sinistro. Con la mano sinistra, afferra il manubrio sinistro , e con la mano destra, afferra il tuo punto di appoggio posteriore utilizzato in precedenza, ovvero il portapacchi posteriore.
- Controlla la Discesa: Spingerai semplicemente guardando in avanti, farai un leggero sforzo e la moto rimarrà comunque in equilibrio. L’operazione è più o meno l’inverso di quello che si è fatto in precedenza, utilizzando il piede sinistro per fermare il cavalletto centrale. La moto scenderà con dei semplici step per poi essere adagiata sul cavalletto laterale.
- Il Trucco del Freno Motore (per Maggior Sicurezza): Qui c’è un trucco da vero esperto che ti darà un controllo extra, specialmente su superfici leggermente in pendenza o se ti senti meno sicuro. Metti la prima marcia sulla moto. Senza premere la frizione, lascia che il freno motore si occupi di controllare la discesa della moto e la arresterà per voi senza nessun minimo sforzo. È un po’ come avere un “freno automatico” che gestisce la gravità per te.
Ricorda che in questa fase non avrai il controllo del freno anteriore o posteriore, quindi la moto potrebbe scivolarti in avanti. Il freno motore è un alleato prezioso per evitare scivolamenti inaspettati.
Consigli Pratici e Considerazioni Finali per un Apprendimento Senza Stress
Come ogni nuova abilità, anche questa richiede pratica. All’inizio potresti sentirti un po’ insicuro, ed è del tutto normale. Non avere fretta e non scoraggiarti. Il presentatore stesso ammette di averci messo un po’ per capire la tecnica giusta, se l’è fatta spiegare, l’ha appresa e da quel momento è stato veramente semplice gestire il tutto in maniera adeguata. L’importante è non mollare.
Se sei alle prime armi o ti senti particolarmente timoroso, un consiglio prezioso è quello di fare tantissima pratica, magari con una persona che ti accompagni e che stia dall’altra parte della moto, in modo tale da poterti sostenere in caso di difficoltà. Questa “rete di sicurezza umana” ti darà la fiducia necessaria per provare e riprovare finché la tecnica non ti verrà naturale.
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Guarda su AmazonPensa a questa operazione come a imparare ad andare in bicicletta. All’inizio è difficile, cadi, ti sbucci le ginocchia. Ma con la pratica, diventa un movimento automatico, quasi senza pensarci. Lo stesso vale per il cavalletto centrale. Una volta che il tuo corpo e la tua mente avranno “memorizzato” il movimento corretto e la sensazione della spinta in diagonale, ti sembrerà di averlo sempre fatto. È un processo semplice e rapido, basta semplicemente conoscere la giusta tecnica.
Direi che per questo post è tutto ora non resto altro che realizzare video in moto, ma vi rimando al canale YouTube dove potrete iscrivervi e seguirmi in questo percorso di crescita come motociclista e come persona.
Se vi va potete anche suggerirmi degli itinerari al seguente link: Suggeriscimi un itinerario.
Grazie!
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