Sei lì, sul divano, a sognare la tua prossima moto. Magari è la prima, quella che ti farà sentire il vento in faccia per la prima volta. Oppure, sei già un motociclista incallito, con chilometri di asfalto alle spalle e le nocche bianche per le curve affrontate.

In entrambi i casi, c’è una domanda che, ammettiamolo, ci tormenta tutti: quanto costa, in realtà, questa passione a due ruote? Non giriamoci intorno: essere motociclisti è meraviglioso, ma è anche un amore che richiede un certo impegno… economico. E oggi, senza filtri e senza paura, andiamo a sviscerare ogni singolo costo che mediamente si sostiene durante un anno intero quando si possiede una moto.

Preparati, perché potresti rimanere sorpreso! Ma non temere, l’obiettivo non è farti desistere, bensì darti piena consapevolezza di quello che ti aspetta. Pronti a fare i conti? Allacciate i caschi (e il portafoglio!).

L’Ineludibile Realtà: Costi Fissi del Possesso della Moto

Iniziamo subito con quelle voci di spesa che non puoi proprio evitare, a meno che tu non decida di appendere la moto al chiodo. Sono i cosiddetti “costi fissi”, quelli che ti trovi ad affrontare semplicemente per il fatto di possedere la moto, indipendentemente da quanti chilometri macini o da quanto spesso la tiri fuori dal garage. E credimi, sono la base da cui partire per ogni calcolo.

L’Assicurazione: Il Cruccio di Ogni Biker

Parliamo chiaro, l’assicurazione è un po’ la bestia nera di ogni motociclista, il pensiero fisso che ti accompagna ogni anno. Ci sono quelli che, saggiamente, la sospendono durante i mesi più freddi, magari quando la moto riposa in garage in attesa della primavera. Poi ci siamo noi, gli irriducibili, quelli che la tengono attiva tutto l’anno, pronti a cogliere ogni spiraglio di sole, anche a dicembre, per un giro in sella. Ma una cosa è certa: è una spesa che, in un modo o nell’altro, fa la sua comparsa annualmente.

E qui casca l’asino, o meglio, il portafoglio. Il costo dell’assicurazione varia in modo significativo in base a dove vivi. È un dato di fatto: ci sono regioni d’Italia dove, magari al Nord, puoi trovare polizze RC Moto con furto e incendio inclusi (e magari pure il consulente che ti porta i cioccolatini in caso di sinistro, come scherza qualcuno) per cifre che si aggirano intorno ai 200 euro. Una vera pacchia, penserai! Ma non è così per tutti. Ahimè, in altre parti d’Italia, e qui mi sento chiamato in causa direttamente, la stessa copertura può arrivare a sfiorare i 2000 euro. E sì, non lo nascondo, io stesso pago attualmente 1400 euro l’anno per assicurazione, furto e incendio.

Quindi, per fare una stima realistica e dare un numero concreto a questa voce di spesa, consideriamo una media nazionale che si aggira intorno ai 500 euro. È una media, lo ribadisco, quindi potresti spendere di più o di meno a seconda della tua provincia di residenza, della classe di merito, del tipo di moto e delle garanzie accessorie che decidi di includere. Ma per i nostri calcoli, 500 euro li mettiamo in conto subito. E se hai la possibilità di sospendere l’assicurazione, potresti ammortizzare un po’ il costo annuale, ma la spesa complessiva si ripartirà comunque su un periodo più lungo.

Il Bollo Moto: La Tassa sul Possesso

Subito dopo l’assicurazione, arriva puntuale un altro appuntamento annuale con le spese: il bollo moto, ovvero la tassa di possesso. Ah, a proposito, devo ricordarmi di pagarlo ad agosto! Scherzi a parte, anche il bollo, come l’assicurazione, può variare leggermente da regione a regione. Non sono differenze abissali come per l’RC, ma ci sono.

Prendendo come riferimento la mia esperienza personale con la mia moto, l’ultima volta ho pagato circa 75 euro. È un costo fisso e annuale, quindi aggiungiamo subito altri 75 euro al nostro “borsellino” delle spese obbligatorie. Magari non ti farà svuotare il conto in banca, ma è una di quelle piccole gocce che, alla fine dell’anno, vanno a formare un bel ruscello.

Il Tagliando: La Salute della Tua Compagna a Due Ruote

Passiamo ora a un costo fondamentale per la vita e la salute della tua moto: il tagliando. Qui il discorso si fa leggermente più articolato, perché ci sono diverse variabili in gioco. La mia stima si basa su un tagliando annuale, quello generalmente previsto dalla casa madre. Ovviamente, i costi possono cambiare a seconda del marchio: una BMW, ad esempio, potrebbe avere costi di manutenzione leggermente più elevati rispetto a una Yamaha o una Suzuki, che tendono ad essere un po’ più contenute. In linea di massima, però, le cifre si aggirano su un certo range.

Il tagliando si fa generalmente una volta all’anno, oppure al raggiungimento di un determinato chilometraggio, a seconda di quale dei due eventi si verifichi prima. Per la mia Yamaha, ad esempio, il limite di percorrenza è di circa 10.000 km. Se sei una persona che usa la moto come mezzo principale, magari per il tragitto casa-lavoro o per lunghe gite nel weekend, è facile superare i 10.000 km in un anno. In quel caso, i costi annuali del tagliando raddoppierebbero, perché dovresti farne due. Ma per questa simulazione, consideriamo un utilizzo “medio” che preveda un solo tagliando all’anno.

Parlando di cifre, un tagliando “basico” (quello che include i controlli standard e la sostituzione di olio e filtri) si attesta mediamente tra i 170 e i 180 euro. Per darti un’idea più precisa, il primo tagliando Yamaha, se non erro, si aggira sui 167 euro, mentre quello dei 10.000 km intorno ai 180-187 euro. Quindi, possiamo tranquillamente considerare una media di 170 euro all’anno da aggiungere al nostro calderone delle spese fisse.

Tiriamo le Somme (Parziali) dei Costi Fissi

Facciamo un rapido calcolo dei costi fissi che abbiamo messo in conto finora. Se la matematica non mi inganna (e spero di no, altrimenti la moto la vendo subito!), tra i 500 euro di assicurazione, i 70 euro del bollo e i 170 euro del tagliando, arriviamo a una cifra di circa 740 euro all’anno. E questa, amici miei, è solo la punta dell’iceberg. Sono le spese che non puoi evitare, quelle che ti trovi a pagare semplicemente per il piacere di avere una moto nel tuo garage (o in strada, se sei un temerario).

I Costi Variabili: Quando la Passione Si Fa Sentire sul Portafoglio

Ora che abbiamo affrontato i costi fissi, prepariamoci a tuffarci nel mondo dei “costi variabili”. Questi sono quelli che cambiano drasticamente a seconda delle tue abitudini, del tuo stile di guida e di quanto ami usare la tua moto. E, te lo dico subito, non sono affatto trascurabili. Anzi, spesso sono quelli che incidono di più sul bilancio annuale.

Il Carburante: Il Liquido Prezioso che Muove la Passione

Il primo e più evidente dei costi variabili è, senza dubbio, il carburante. Quanto spendi in benzina dipende interamente da quanto usi la moto e da quanto lontano ti spingi. Prendendo come riferimento la mia esperienza, un’uscita “media” (magari un giro domenicale o una gita fuori porta) mi costa circa 50 euro di benzina, l’equivalente di un paio di pieni, a seconda del chilometraggio.

Ora, proviamo a fare due conti veloci. Se usi la moto solo nel fine settimana, diciamo quattro volte al mese, arriviamo alla modica cifra di 200 euro al mese solo per la benzina. Moltiplicando per un anno intero, considerando una media, stiamo parlando di circa 2.400 euro all’anno solamente per il carburante.

Ebbene sì, hai letto bene: duemilaquattrocento euro. Da aggiungere ai 740 euro di costi fissi che abbiamo calcolato prima. A questo punto, lo ammetto, mi viene quasi da pensare di mettere l’annuncio su Subito.it e vendere la moto! Ma torniamo seri, la passione è passione.

È chiaro che questa cifra può variare enormemente. Se sei uno che usa la moto solo per qualche uscita estiva e poi la mette in letargo invernale (magari interrompendo l’assicurazione, come accennato prima), avrai sicuramente un bel risparmio sia sul carburante che, potenzialmente, sull’assicurazione stessa. Ma se la tua moto è il tuo mezzo di trasporto principale, preparati a questa spesa non indifferente.

I Pneumatici: L’Aderenza che Non Ha Prezzo (o Quasi)

Dopo il carburante, un’altra voce di spesa importante e variabile è quella relativa agli pneumatici. Ho inserito questa voce tra i costi variabili proprio perché il loro consumo dipende da una miriade di fattori. Innanzitutto, il tipo di pneumatico che scegli di montare sulla tua moto. Ad esempio, io attualmente monto le Pirelli Angel GT2, e, te lo assicuro, ho speso un bel po’ per averle. Poi, c’è lo stile di guida: c’è chi è più tranquillo e riesce a far durare le gomme fino alla fine del loro ciclo vitale, magari cambiando un treno di gomme all’anno, o addirittura ogni tre anni (anche se, attenzione, sconsiglio vivamente di superare i 2-3 anni, perché le gomme tendono a “pietrificarsi” e perdono aderenza, diventando pericolose). Altri, invece, hanno uno stile di guida più aggressivo e consumano le gomme molto più velocemente.

Consideriamo una media realistica, includendo sia l’acquisto che il montaggio delle gomme. Un treno di pneumatici di buona qualità, montato, si aggira intorno ai 300 euro. Questo è un costo che va aggiunto ai 740 euro di costi fissi e ai potenziali 2.400 euro di carburante.

Ora, se sei uno che fa burnout, che corre come un dannato o che macina tantissimi chilometri, è molto probabile che tu debba cambiare due treni di gomme all’anno. E qui stiamo parlando di guida stradale, eh! Se poi ti butti in pista, la storia cambia completamente: un treno di gomme da pista ti dura, se va bene, una o due uscite, e poi è da buttare. Quindi, il costo degli pneumatici è una voce che può variare molto, ma che difficilmente si azzera.

Le Spese Minori (Ma Non Troppo): Catena e Lavaggio

Andiamo avanti con le spese che, singolarmente, sono meno impattanti, ma che nel complesso contribuiscono al costo annuale.

Ingrassaggio e Pulizia Catena: Questa è una voce di spesa davvero irrisoria. A parte l’acquisto iniziale di un kit per la pulizia e l’ingrassaggio della catena, che può costare una ventina di euro, la spesa è quasi trascurabile. La bomboletta di grasso e il pulitore catena durano una vita, o comunque più di un anno, a meno che tu non inondi la catena di grasso ogni volta! Quindi, per i nostri calcoli annuali, non la consideriamo una voce significativa, dato che il costo si ammortizza su un lungo periodo.

Lavaggio Moto: Mantenere la moto pulita è un atto d’amore e una buona pratica per preservarne il valore e l’estetica. Quanto costa lavarla? Anche qui, dipende. Se la lavi a mano, come faccio io, la spesa media annua per i prodotti (detergenti, lubrificanti, panni specifici) si aggira intorno ai 50 euro. Il consumo di acqua neanche lo considero, perché è quasi insignificante. Se invece porti la moto a un autolavaggio che la lava per te, il costo per singolo lavaggio si aggira sui 15 euro. Quindi, considerando un lavaggio regolare, anche questa voce si attesta intorno ai 50 euro all’anno.

Imprevisti e Consumabili: Le Sorprese non Piacevoli

Ora, è importante parlare di quelle voci che non sono prevedibili con precisione, ma che prima o poi si presentano. Parliamo degli “imprevisti” e dei “consumabili” che non rientrano nel tagliando standard.

Batteria: Una batteria da sostituire ha un costo medio tra i 70 e gli 80 euro per l’acquisto di una nuova. Certo, se la moto è nuova, è difficile che la batteria ti abbandoni nel primo anno, anche perché è coperta da garanzia. Ma è un costo che, nel tempo, potresti dover affrontare.

Pasticche Freni, Corona, Pignone e Altri Consumabili: Poi ci sono tutti gli altri “consumabili” della moto: le pasticche dei freni, la corona, il pignone, la catena stessa (se non rientra nel tagliando) e altre parti soggette a usura. I prezzi per questi componenti possono variare, e la loro sostituzione avviene in tempi diversi, quindi i costi si ammortizzano nel corso degli anni. Non sono spese che affronti ogni anno, ma è bene tenere a mente che non dureranno per sempre e richiederanno una sostituzione periodica.

La Casa della Tua Moto: Il Rimessaggio

Un’altra voce di costo variabile, ma non per tutti, è il rimessaggio della moto. Con “rimessaggio” intendo il luogo dove depositi la moto quando non la usi. Se hai la fortuna di avere un tuo garage, un box auto o un posto sicuro sotto casa, allora puoi tirare un sospiro di sollievo, perché questa spesa non ti riguarda.

Diversamente, se devi affittare un posto moto, il costo può variare enormemente da regione a regione e da città a città. Per fare una media, potremmo considerare circa 50 euro al mese. Questo si traduce in 600 euro all’anno solo per il “tetto” della tua moto. È un costo molto variabile e dipende dalle possibilità che ognuno di noi ha. Ho volutamente escluso le multe (le “buste verdi”), perché quelle, diciamocelo, sono un capitolo a parte e totalmente evitabili con una guida più attenta!

La Moto: Una Passione Che Costa, Ma Che Ripaga

Arriviamo alla fine di questo lungo e, spero, utile calcolo. Se mettiamo insieme tutti i numeri che abbiamo snocciolato finora, la cifra complessiva annuale per possedere e utilizzare una moto può diventare davvero “immonda”, come si dice nello script.

Ricapitoliamo velocemente, prendendo le medie che abbiamo stimato:

  • Costi fissi (assicurazione, bollo, tagliando): circa 740 euro
  • Carburante (stima media di utilizzo): circa 2.400 euro
  • Pneumatici (stima media annuale): circa 300 euro
  • Lavaggio e piccole manutenzioni (stima media annuale): circa 50 euro
  • Rimessaggio (se necessario): circa 600 euro

Sommando queste cifre, se rientri nelle medie di utilizzo e hai bisogno di un rimessaggio, potresti trovarti a spendere intorno ai 4.090 euro all’anno. Certo, se non hai il rimessaggio, scendi a circa 3.490 euro. E, ovviamente, se usi pochissimo la moto, queste cifre scendono ulteriormente, ma ti rendi conto che la passione, pur bellissima, ha un prezzo.

L’intento di questo articolo non è assolutamente quello di spaventarti o di farti desistere dall’acquistare la moto dei tuoi sogni. Anzi, l’obiettivo è esattamente il contrario: farti prendere piena coscienza dei costi che andrai ad affrontare. La moto è una passione stupenda, un’esperienza di libertà ineguagliabile, ma è anche una passione che costa.

È importante sottolineare che, se decidi di utilizzare la moto come mezzo di trasporto principale, i costi annuali non sono poi così diversi da quelli che affronteresti per una macchina. Pensaci bene: un treno di gomme per la macchina, spesso, costa quanto un treno di gomme per la moto. E se per la macchina magari la manutenzione è meno “sentita” nell’uso quotidiano, per la moto la cura e l’attenzione ai dettagli sono fondamentali, anche per la tua sicurezza.

Quindi, se stai per fare il grande passo e acquistare la tua prima moto, o se già la possiedi e non avevi mai fatto un calcolo così dettagliato, spero che questo articolo ti sia stato utile. Conoscere le spese ti permette di pianificare meglio e di goderti la tua passione senza brutte sorprese. La moto è un investimento, sì, ma un investimento in libertà, avventura e un senso di euforia che poche altre cose sanno regalare. L’importante è essere preparati e consapevole di quello che ti aspetta.

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Voonexio

Appassionato di moto, di viaggi e di video editing, ho deciso quindi di iniziare ad unire insieme queste miei passioni e registrare i miei giri in moto, iniziando a pubblicare su YouTube come motovlogger.

Ho conseguito la patente A3 in tarda età e prima della patente non avevo mai guidato neanche uno scooter, ma la passione è passione e quindi...

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