Amici motociclisti, chi di voi non si è mai trovato in quella situazione imbarazzante, o peggio, pericolosa, di dover spostare la propria moto a piedi e sentirsi come se si stesse lottando contro un gigante? Magari sei un neofita, appena salito in sella alla tua prima due ruote, e ogni manovra da fermo ti sembra un’impresa degna di Ercole. Oppure, anche se hai anni di esperienza, c’è sempre quel momento in cui devi muovere la moto con i piedi completamente a terra, e ti rendi conto di quanta fatica si faccia e di quanto si rischi di scivolare su un po’ di ghiaino o brecciolino inaspettato. Quel brivido lungo la schiena, la paura di far cadere la moto, magari in un parcheggio affollato o su una strada in pendenza… lo conosciamo tutti!

Ma voglio rassicurarti: spostare la moto, anche quelle che pesano un bel po’ – la mia, ad esempio, si aggira tra i 220 e i 230 kg, a volte anche di più con il carico per i viaggi lunghi – non deve essere una battaglia estenuante. Anzi, può diventare un’operazione semplice, sicura e, soprattutto, che richiede un minimo sforzo. Oggi ti svelerò la tecnica che cambierà il tuo modo di approcciarti alle manovre da fermo, eliminando la fatica, riducendo drasticamente il rischio di cadute e facendoti sentire un vero tutt’uno con la tua moto. Preparati a scoprire come trasformare un potenziale problema in una manovra fluida e controllata.

La Chiave di Tutto: Armonizzare i Baricentri per un Controllo Totale

Il vero segreto di questa tecnica, che ti permetterà di spostare la moto senza sudare sette camicie, risiede nella comprensione e nella gestione di un concetto fondamentale: il baricentro. Non parliamo solo del baricentro della moto, ma anche del tuo. Il tuo baricentro, come probabilmente saprai, si trova all’incirca sotto l’ombelico (anche se, ahimè, non tutti abbiamo il baricentro basso e privilegiato di un Maradona!). La moto, a sua volta, ha un suo punto di equilibrio, un baricentro che, per la maggior parte dei modelli, si trova a un’altezza specifica, spesso non troppo distante dal tuo.

L’obiettivo primario è questo: avvicinarti alla moto in modo da “unificare” il più possibile questi due baricentri. Immagina di diventare un’unica entità con la tua due ruote. Quando i baricentri sono vicini, o meglio, quando riesci a controllarli come se fossero un unico punto, l’intera operazione di spostamento diventa incredibilmente più facile e intuitiva. Non stai più lottando contro il peso di un oggetto esterno, ma stai guidando un’estensione del tuo stesso corpo. Questo ti darà un controllo senza precedenti sulla moto, permettendoti di muoverla con agilità e precisione, anche negli spazi più ristretti.

Mossa #1: Il Fianco come Ancoraggio e Controllo

La prima, e forse più cruciale, operazione da imparare è quella di appoggiare saldamente il tuo fianco alla moto. Non è un semplice appoggio, è un vero e proprio “ancoraggio”. Una volta che il tuo fianco è ben a contatto con la moto, il passo successivo è sollevarla e portarla in posizione perfettamente dritta. Non devi usare la forza delle braccia per sollevarla, bensì il peso del tuo corpo. La moto, in quel momento, sarà sostenuta principalmente dal tuo fianco e dal tuo busto. Questo ti permette di liberare le braccia da gran parte dello sforzo, rendendole disponibili per i comandi.

Nel mio caso, che sono alto 1,80 m e peso circa 74 kg (quando non esagero a tavola nei giorni precedenti!), riesco a sostenere la moto in posizione dritta semplicemente con il peso del mio corpo. Questo è un punto fondamentale: non è una questione di essere dei colossi muscolosi, ma di sfruttare la fisica a proprio vantaggio. Con il fianco che funge da fulcro, avrai una stabilità sorprendente, trasformando un oggetto pesante in un’entità maneggevole.

A questo punto, le tue mani entrano in gioco come strumenti di fine controllo. Mantieni la mano sinistra sulla leva della frizione e la mano destra sulla leva del freno. Questa posizione ti dà il controllo immediato della moto. Se la moto è in prima marcia, potrai farla scorrere in avanti semplicemente rilasciando lentamente la frizione, dosando la spinta. Se invece la moto è in folle, non avrai bisogno di toccare la frizione, basterà spingerla. L’importante è la mano sul freno, pronta a pinzare.

Ed è qui che entra in gioco un altro consiglio d’oro: la frenata deve essere sempre graduale. Che tu sia leggermente in discesa o su un piano, una pinzata troppo brusca può farti perdere l’equilibrio e, come abbiamo detto, rischiare di far cadere la moto. La dolcezza e la progressività nel dosare il freno sono essenziali per mantenere il controllo totale in ogni fase dello spostamento. Quindi, tirate la frizione (se necessario), reggete la moto con il fianco e spingetela delicatamente in avanti, dosando il freno con precisione. Vedrete che potrete muoverla con una facilità incredibile, quasi con una mano sola!

Questa tecnica ti permetterà non solo di spostare la moto in avanti e indietro, ma anche di curvare lo sterzo, manovrando la moto in spazi ristretti o per raggiungere il punto esatto desiderato. Tutto ciò diventerà un’operazione fluida e naturale, quasi come se la moto fosse attaccata al tuo corpo.

Mossa #2: La Gestione del Cavalletto Laterale – Un Dettaglio che Fa la Differenza

Un aspetto spesso sottovalutato, ma di vitale importanza quando si sposta la moto a piedi, è la gestione del cavalletto laterale. La mia raccomandazione principale, specialmente se devi spostare la moto per un tratto più lungo o se sei alle prime armi con questa tecnica, è quella di chiuderlo.

Perché questa attenzione? Semplice: mentre sposti la moto, c’è sempre il rischio di toccare inavvertitamente il cavalletto laterale con il piede o la gamba. Se il cavalletto è aperto e lo tocchi, potrebbe chiudersi improvvisamente. Immagina la scena: stai muovendo la moto, magari stai pensando di appoggiarla, e il cavalletto ti tradisce chiudendosi. Il risultato è quasi sempre una caduta rovinosa. Evitare questo rischio è molto più semplice di quanto si pensi: basta chiudere il cavalletto prima di iniziare la manovra.

Con l’esperienza, e una volta che avrai acquisito maggiore dimestichezza con la tecnica, potrai anche decidere di tenere il cavalletto aperto, ma in quel caso la prudenza deve essere massima. Sarà fondamentale controllare sempre, e sottolineo sempre, che il cavalletto sia effettivamente aperto e ben stabile prima di tentare qualsiasi appoggio della moto. Adagiare la moto sul cavalletto senza aver prima verificato la sua posizione è un errore comune che può costare caro.

La regola d’oro è la sicurezza. Quando sposti la moto direttamente da terra, appoggiandoti a essa, otterrai una stabilità superiore. Questo perché diventi un “corpo unico” con la moto, proprio come quando sei in sella. Questa fusione tra te e la moto non solo rende lo spostamento meno faticoso – visto che la moto è in equilibrio e non devi sostenerla con pura forza bruta – ma ti offre anche un controllo superiore. Il tuo baricentro, essendo molto vicino a quello della moto, ti permette di sentire ogni minimo movimento e di reagire prontamente. Potrai spostarla avanti e indietro con una facilità che prima ti sembrava impossibile.

Mossa #3: Tecniche Specifiche per Spostare la Moto All’Indietro

Spostare la moto all’indietro può sembrare, a volte, ancora più ostico che spostarla in avanti, ma con la tecnica giusta, sarà un gioco da ragazzi. Il principio cardine rimane lo stesso: avvicinare il tuo baricentro a quello della moto per massimizzare il controllo e minimizzare lo sforzo.

La prima opzione per indietreggiare la moto è quella di replicare la tecnica di spinta in avanti, ma camminando all’indietro. Quindi, fianco alla moto, mani sui comandi e indietreggiando a piccoli passi. Fai molta attenzione alla pedalina del pilota: è un punto sporgente che può colpire dolorosamente il tuo stinco se non presti attenzione.

Un’alternativa, spesso ancora più comoda e sicura, è una tecnica che assomiglia a quella utilizzata per mettere la moto sul cavalletto centrale. Anche in questo caso, raddrizza la moto e avvicinati a essa per unificare i baricentri. A questo punto, posiziona la mano sinistra sulla leva della frizione (o sul manubrio, se preferisci, nel caso di moto in folle) e la mano destra sul portapacchi posteriore della moto. Se la tua moto non ha il portapacchi, non preoccuparti: puoi tranquillamente utilizzare il seggiolino posteriore, la presa sarà ugualmente efficace.

Una volta afferrata la moto in questo modo, non devi fare altro che trascinarla all’indietro. Sembrerà incredibile, ma non stai facendo nessuno sforzo significativo. Non stai sudando, non stai lottando. È un movimento fluido, quasi senza peso, grazie al modo in cui hai unificato i baricentri e stai sfruttando la leva e il peso della moto stessa. Questa tecnica rende lo spostamento all’indietro della moto un’operazione che potresti fare per chilometri senza stancarti.

I Vantaggi Innegabili di Questa Tecnica

Ricapitolando, perché questa tecnica è così rivoluzionaria?

Innanzitutto, il minimo sforzo. Se sposti la moto stando lontano da essa, non hai contatto diretto, e sei costretto a reggerla con la sola forza delle braccia. Questo non solo ti stanca molto di più, ma ti dà anche meno controllo. Ti obbliga a usare entrambe le braccia per sostenere il peso. Invece, accostandoti alla moto e diventando un tutt’uno con essa, come abbiamo visto, puoi spostarla quasi con una mano sola!

In secondo luogo, la maggiore sicurezza e stabilità. Con i piedi ben piantati a terra e il tuo baricentro così vicino a quello della moto, hai un controllo superiore. Questo è fondamentale su superfici insidiose come il brecciolino o il ghiaino, dove il rischio di scivolare è altissimo se cerchi di muovere la moto seduto e magari tocchi solo con le punte dei piedi. Quante volte ti è capitato di fare il “segno della croce” prima di parcheggiare su una strada sterrata, sperando di non buttare la moto a terra? Con questa tecnica, queste paure saranno un lontano ricordo. Anche in caso di pendenze, avrai una presa e un controllo che ti permetteranno di gestire la situazione con facilità.

Terzo, è una soluzione perfetta per chi non tocca bene a terra. Se sei tra quelli che, purtroppo, toccano la moto solo con le punte dei piedi quando sono seduti in sella, questa tecnica è un vero toccasana. Ti permette di spostare la moto con sicurezza e senza fatica, compensando la tua altezza o la sella alta della moto.

Capita spesso, anche a me, di fare l’errore di cercare di indietreggiare la moto stando seduto in sella, magari per la fretta di entrare in garage o in un parcheggio. E puntualmente, se c’è del brecciolino o una superficie scivolosa, il piede scivola e si rischia il peggio. Con la tecnica da terra, questo rischio è quasi nullo.

Il Mio Consiglio: Pratica, Pratica, Pratica!

Non dico che dovrai spostare la moto sempre e solo in questo modo. Ci sono situazioni, come manovre minime, in cui spostarla seduto sulla moto è più comodo e pratico. Ma in tutte quelle occasioni in cui il parcheggio è complicato, la superficie non è ottimale o senti il bisogno di maggiore sicurezza, questa tecnica sarà la tua alleata.

Per i neofiti in particolare, e per chiunque voglia migliorare, il mio consiglio più grande è: fate tantissima pratica! All’inizio, se hai paura di sbilanciare la moto, chiedi a un amico di darti una mano, di affiancarti e di essere lì per supportarti in caso di bisogno. Questo ti darà la sicurezza necessaria per prendere confidenza con i movimenti.

Una volta che avrai fatto pratica, vedrai che spostare la moto in questo modo ti verrà naturale. Attaccandoti alla moto e controllando il tutto con il tuo fianco, la sostieni veramente con il corpo, e spostarla diventa un’operazione incredibilmente semplice. Non importa se la tua moto pesa 230 kg o più, o se sei una ragazza o un ragazzo un po’ più “michelino” (come mi definisco io!). Con la pratica costante, tutto diventerà più semplice e automatico.

Spero davvero che questo tutorial ti sia stato utile e ti aiuti a vivere la tua passione per le due ruote con maggiore sicurezza e serenità. Ricorda, il motociclismo è libertà, e sapere di poter gestire la tua moto in ogni situazione, anche da fermo, ti darà un senso di controllo impagabile.

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Voonexio

Appassionato di moto, di viaggi e di video editing, ho deciso quindi di iniziare ad unire insieme queste miei passioni e registrare i miei giri in moto, iniziando a pubblicare su YouTube come motovlogger.

Ho conseguito la patente A3 in tarda età e prima della patente non avevo mai guidato neanche uno scooter, ma la passione è passione e quindi...

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